Oltre 1300 pagine e 5 anni di lavoro nel mettere insieme testimonianze e fonti sulla vita del fondatore di Comunione e Liberazione, da parte di chi il Gius lo conosceva bene. Un testo che è per tutti e parte da qui il vescovo Monsignor Andrea Turazzi, che dice “non conosco Don Giussani, ma è importante comunicare un carisma che si ha avuto la fortuna di incontrare”. E a parlarne con commozione e intensità è il segretario agli Esteri, Pasquale Valentini. Di Don Giussani (che – dice – “da 40 anni segna la mia storia di uomo”) fissa la sguardo, inteso come “capacità di penetrare il reale, i rapporti e le persone che incontrava, facendone venir fuori il meglio, sprigionando energia costruttiva” e richiama l’oggi quando chiede di rompere “l’indifferenza con cui troppo spesso ci guardiamo”. Un prete nato in una “casa povera di pane e ricca di musica” (Card. Ratzinger) che parlava al cuore dell’uomo, ai desideri di tutti. Da qui il confronto fra Alberto Savorana, da anni portavoce di CL, e il direttore di RTV, Carlo Romeo, che parte dalla sua curiosità di uomo e di giornalista verso un personaggio che ha originato un movimento di popolo impensabile e un libro che lascia il segno anche in chi è distante per appartenenza e identità culturale.
A 9 anni dalla morte di Don Giussani, Alberto Savorana ne fissa cifra ed eredità: un uomo che imparava dalla realtà, che ha lasciato un metodo educativo, che aveva “Il pallino dell’umano”.
Nel video, le interviste all'autore, Alberto Savorana e al direttore generale di San Marino RTV, Carlo Romeo
AS
A 9 anni dalla morte di Don Giussani, Alberto Savorana ne fissa cifra ed eredità: un uomo che imparava dalla realtà, che ha lasciato un metodo educativo, che aveva “Il pallino dell’umano”.
Nel video, le interviste all'autore, Alberto Savorana e al direttore generale di San Marino RTV, Carlo Romeo
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