Ancora uno scampolo di libertà per gli studenti di San Marino che torneranno a scuola il 21 settembre. In Italia la scuola dei tagli, al tempo della crisi, è al via per circa 8 milioni di alunni. Il 14 toccherà a Campania e Toscana, il 15 sarà la volta di Sardegna, Puglia e Sicilia, gli ultimi a rientrare saranno gli studenti di Abruzzo, Basilicata ed Emilia Romagna, che torneranno a scuola tra una settimana. Ad attenderli 30.000 nuovi docenti, 36.000 tra bidelli e personale amministrativo, e 94.000 insegnanti di sostegno. Secondo il ministero dell'Istruzione il numero più alto mai raggiunto dalla scuola italiana. La metà dei nuovi professori assunti lavorerà al Nord, appena il 29% al Sud. 137mila cattedre sono coperte da precari.
Anno nuovo, problemi vecchi: dal caro libri alle classi ghetto, dal problema dell'edilizia scolastica alle manifestazioni di piazza, genitori, studenti e lavoratori della scuola sono pronti a dar battaglia. Scocca il terzo anno della riforma Gelmini che unito alla manovra estiva punta alla sottrazione,ai tagli.
Previsto un balletto di professori almeno per i primi mesi a causa del caos nomine nato dalla surreale doppia graduatoria: quella di quest'anno e quella del 2010 bocciata dalla Corte Costituzionale. Nonostante l'immissione in ruolo di circa 30mila precari molti ragazzi troveranno le loro classi accorpate: 900 istituti verranno uniti a sedi scolastiche con almeno 500 alunni.
I genitori invece lamentano ancora una volta il caro libri. Un'indagine dell'Adiconsum denuncia che in più della metà delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa previsti dal Ministero dell'Istruzione. C’è poi il capitolo Scuola 2.0. Il ministero prevede di investire complessivamente quasi 30 milioni di euro per l’installazione di 9.000 lavagne multimediali. Il rumore del gesso? Uno stridente ricordo di una scuola a misura d’uomo.
Valentina Antonioli
Anno nuovo, problemi vecchi: dal caro libri alle classi ghetto, dal problema dell'edilizia scolastica alle manifestazioni di piazza, genitori, studenti e lavoratori della scuola sono pronti a dar battaglia. Scocca il terzo anno della riforma Gelmini che unito alla manovra estiva punta alla sottrazione,ai tagli.
Previsto un balletto di professori almeno per i primi mesi a causa del caos nomine nato dalla surreale doppia graduatoria: quella di quest'anno e quella del 2010 bocciata dalla Corte Costituzionale. Nonostante l'immissione in ruolo di circa 30mila precari molti ragazzi troveranno le loro classi accorpate: 900 istituti verranno uniti a sedi scolastiche con almeno 500 alunni.
I genitori invece lamentano ancora una volta il caro libri. Un'indagine dell'Adiconsum denuncia che in più della metà delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa previsti dal Ministero dell'Istruzione. C’è poi il capitolo Scuola 2.0. Il ministero prevede di investire complessivamente quasi 30 milioni di euro per l’installazione di 9.000 lavagne multimediali. Il rumore del gesso? Uno stridente ricordo di una scuola a misura d’uomo.
Valentina Antonioli
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