Rileggere per il pubblico un'opera (del drammaturgo inglese Pinter, Premio Nobel 2005) che mette a nudo i nostri silenzi, le mancanze, i segreti imposti dalla vita: una tregicommedia sulle menzogne dell'amore. Un triangolo sentimentale che racconta, a ritroso (partendo dal tradimento già avvenuto), un' amore debole che si disfa... dal godimento al vuoto del silenzio dei TRADIMENTI di tutti noi. Il cuore di ogni rapporto umano è proprio il cuore, che s'indurisce e muore per mancanza di spazio tra noi (se non può dilatarsi e diventare grande la carne e il sangue pulsante diventano cuffie-corna). Scelte registiche (non ci sono quinte né fondali ma un imponente tabellone, musica dance e luci strobo colorate, da disco anni 80) che danno un nuovo respiro a un testo classico rappresentato in tutto il mondo. Il Pinter di Sinisi è molto italiano e poco british...
fz.