Sbarcato in Laguna per presentare “Coup de chance”, che porta alla ottantesima Mostra del Cinema di Venezia, Woody Allen, 88 primavere, che non esclude di girare di nuovo nella sua amata New York, resa iconica in tante, memorabili pellicole. “Sono sempre stato fortunato nella vita – ha detto a Venezia – ho avuto genitori amorosi, moglie e figli, e non sono mai stato un giorno in ospedale. Anche come regista mi è andata bene – ha continuato – e spero che questa fortuna continui. Sulla morte – conclude – meglio non pensarci, distrarci”. Non ha avuto parole dolci per il movimento #MeToo, che gli ha creato ostracismo quando è stato accusato di aver molestato la figlia Dylan: “Un movimento che fa qualcosa per le donne è buona cosa. Quando diventa sciocco, è sciocco”, ha concluso. Il film è fuori concorso, parla del ruolo che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite. Fanny e Jean sembrano la coppia di sposi ideale: realizzati professionalmente, vivono a Parigi in un quartiere esclusivo, ma quando lei si imbatte accidentalmente in un ex compagno di liceo, ecco che perde la testa. Sul red carpet ha trovato spazio anche un flash mob in sostegno alle donne iraniane e alle loro proteste. Molto atteso anche “Priscilla”, di Sofia Coppola, sulla moglie di Elvis Presley, che si dice ancora innamorata del re del rock: il film è tratto dal libro di memorie della vedova.