Domani partiranno le lettere di licenziamento per 9 degli 11 dipendenti della Desa, impresa che commercializza prodotti per la pulizia della casa e della persona. Nell’incontro con il sindacato, convocato dal governo, l’azienda ha comunicato che intende proseguire l’attività con 2 dipendenti: l’amministratore e un impiegato. L’Esecutivo ha dichiarato di non condividere questa scelta non essendoci prospettive di rilancio per l’azienda che peraltro sta gradualmente svuotando il magazzino. Alla Desa è stato chiesto di sottoscrivere un impegno che fissi o il rilancio o, in caso contrario, la cessazione dell’attività, ma la risposta è stata negativa. La delegazione di governo ha proposto di aggiornare la riunione in quanto non erano presenti ne la proprietà ne l’amministrazione ma anche questa proposta non è stata accolta. Visto l’atteggiamento di chiusura, il sindacato ha chiesto al governo di revocare la società e trovare soluzioni occupazionali per i lavoratori. 'Mi dispiace - ha commentato il Segretario di Stato all’industria Claudio Felici - aver constatato che per l’azienda l’unico obiettivo di questo incontro era quello di far partire le lettere di licenziamento. La delegazione di governo - assicura - cercherà le modalità più efficaci per avere un contatto diretto con la proprietà e per comprendere gli elementi con cui l’impresa pensa di poter proseguire nella sua attività'.
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