Dai partiti di maggioranza una sostanziale soddisfazione, dall'opposizione invece arrivano le critiche dopo l'assegnazione di Standard and Poor's a San Marino del rating “BBB-” nel lungo termine e un “A-3” nel breve periodo, con outlook stabile. Tradotto: il Paese ora merita una maggiore attenzione da parte degli investitori. “Un grande risultato – per la Dc - che testimonia il lavoro di rilancio e riforma del sistema economico e finanziario della Repubblica. Merito delle politiche messe in campo negli ultimi anni”.
“Un'enorme soddisfazione – anche per Libera –. Raggiunto un obiettivo importante che evidenzia la stabilità del sistema. Ora al lavoro per la gestione del debito, proiettato agli investimenti sul territorio e sullo sviluppo economico”. Sulla stessa lunghezza d'onda il Psd, che a sua volta sottolinea come il Paese abbia “raggiunto una solidità finanziaria. Ora non abbassare la guardia sul debito estero – avverte –. e puntare ad aumentare entrate e occupazione, rafforzando il tessuto economico”.
“Un chiaro riconoscimento degli sforzi compiuti negli ultimi anni” pure per Ar, che invita a continuare su questa strada, tenendo sotto controllo settore bancario e debito pubblico”. E proprio su quest'ultimo arriva l'attacco dall'opposizione. “Come già detto dal Fmi, serve un piano per ridurlo, che il governo al momento non sembra avere – afferma Rf -. Le agenzie di rating infatti confermano una situazione complicata delle finanze pubbliche”. “Avevamo contestato il declassamento nel 2020 – commenta Rete -. Un atto dovuto quello di Standard and Poor's che accogliamo con favore e con la speranza che possa ridurre la nostra spesa per gli interessi del debito”.
“Il dato non deve far sedere sugli allori – ammonisce Dml -. La valutazione tiene conto degli effetti di un'operazione di cartolarizzazione che dovrà essere gestita al meglio per non dover utilizzare la garanzia statale per il rimborso dei titoli. Inoltre incideranno le politiche di sviluppo che questo Governo non pare abbia ancora identificato”.