Un altro prestito sospetto da San Marino, il terzo collegato al caso Siri. Lo rivela l'Espresso che nel numero in edicola domenica dedica spazio al ruolo di quella che definisce Lady Lega, Domenica Ferragù, la consulente veronese che avrebbe presentato alla Bac di San Marino il senatore leghista Armando Siri facendogli ottenere un prestito da 750 mila euro, per il quale è finito sotto indagine a Milano.
Nel rapporto finale dell'indagine sammarinese gli ispettori rimarcano che sia per il prestito ormai famoso concesso direttamente a Siri, che per il secondo (quello da 600 mila euro concesso agli amici presentati dal suo portaborse, un barista suo ex partner d'affari e di militanza politica), l'esistenza di documenti bancari “alterati, nascosti o cancellati”.
Solo ora spuntano altri 200 mila euro di cui Bac non avrebbe fatto cenno nonostante il prestito in questione fosse collegato alla consulenza della mediatrice che ebbe un ruolo chiave nel contatto con Siri. Domenica Ferragù, per l'appunto. Le autorità di vigilanza ne hanno scoperto l'esistenza solo recentemente, grazie ad una segnalazione che avrebbe spinto la Banca Centrale ad una nuova ispezione cartolare sulla Bac, tutta dedicata alle carte di questo nuovo filone, considerato legato all'“affaire Siri”.
Chiusa la prima istruttoria degli ispettori AIF, si indaga su strani parallelismi, che -il settimanale rivela – farebbero pensare ad un unico pacchetto con tre regali.