Resta alta l'attenzione sull'Aeroporto dopo la presa di posizione di ieri del PdL. Il Presidente della Provincia dichiara di non voler entrare in quella che definisce una polemica elettorale e invita a tutelare il futuro della struttura aeroportuale e delle persone che vi lavorano. In attesa di conoscere le decisioni del tribunale di Rimini sulla proposta di concordato per i creditori, l'Aeroporto rimane al centro della bufera scatenata dal Pdl, che ha annunciato di non appoggiare il piano di ristrutturazione se non dietro garanzia del pagamento dei crediti, le dimissioni dei dirigenti di Aerardia. L'avvio della privatizzazione. A rincarare la dose è il Consigliere Regionale Marco Lombardi, che oltre al cambio degli amministratori della società di gestione si spinge a chiedere le dimissioni dei vertici di Provincia e Comune. “Quegli investimenti – afferma – non possono essere stati decisi se non con le garanzie di copertura da parte dei soci”, che per Lombardi non hanno mantenuto gli impegni presi. Non entra in quella che definisce una polemica elettorale, il Presidente della Provincia, Stefano Vitali, che si limita a ricordare che tutti erano ben consci della situazione dell'Aeroporto, che gli investimenti per l'ammodernamento erano necessari e che le mutate condizioni di accesso al credito sono state la causa principale di questa situazione. “Il concordato di continuità – spiega Vitali - è l'alternativa al fallimento e agli effetti facilmente immaginabili sull'economia del territorio”. A decidere saranno un giudice e un Tribunale, e non i partiti, e Vitali invita alla cautela, auspicando che si dedichi impegno a salvaguardare un’infrastruttura fondamentale per l’area riminese e a preoccuparsi del suo futuro e di quello dei lavoratori del Federico Fellini. Non dispiace, al Presidente della Provincia, l'ipotesi di un possibile coinvolgimento di creditori nella compagine societaria di Aeradria.
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