C'è soddisfazione alla Segreteria Finanze per il rating assegnato a San Marino da Standard and Poor's: dall'agenzia un 'BBB-' nel lungo termine e un 'A-3' nel breve periodo, con outlook stabile. Questo significa che il Paese è ora al livello “investment grade”, cioè meritevole di una maggiore attenzione da parte degli investitori. "Il rating - commenta il segretario Marco Gatti - è allineato alle valutazioni del Fondo Monetario sullo stato dell'economia di San Marino e sul miglioramento, ormai consolidato, del bilancio dello Stato. Potremo, poi, fare leva sul pagamento di tassi inferiori rispetto a quelli degli ultimi periodi".
Standard and Poor's elenca una serie di elementi positivi che hanno portato al risultato, in primis la crescita del Pil reale stimata all'1% quest'anno, con un'accelerazione nel futuro. Tra gli altri punti chiave: l'Accordo di associazione con l'Ue che, per l'agenzia, rafforzerà le opportunità per il sistema-Paese. Viste con favore le riforme del lavoro e delle pensioni e la ristrutturazione del sistema bancario tramite la Società di gestione degli attivi. Il peso degli Npl sul totale dei prestiti si è ridotto al 24,6% rispetto al 55% di aprile 2023. Previsto un calo del rapporto debito/Pil dal 64% del 2023 al 60% circa nel 2027.
Allo stesso tempo, l'agenzia avverte che il rating potrebbe essere abbassato in caso di peggioramento della situazione di bilancio o della salute del settore bancario. Comparto che, risponde Gatti, "fortunatamente ha ripreso a crescere con costanza senza avere più turbative di mercato. Anzi, con l'Accordo di associazione si aprono grandi aspettative".
Nel servizio l'intervista a Marco Gatti (segretario di Stato alle Finanze)