Molto rumore per nulla, o quasi. "La crisi c’è e investe tutti, il decreto incentivi ha provocato tremori e grattacapi, ma le piccole imprese artigiane del Titano – al di là dei timori legati al cambiamento – non hanno subito grosse variazioni nei rapporti commerciali con l’Italia". Lo assicura il Segretario Generale dell’Unas dopo aver consultato i dati dell’ultimo mese. Certo, ci sono nuove regole da seguire, ma riguardano la comunicazione in via telematica delle operazioni con operatori economici residenti sul Titano. Insomma, imprese e professionisti che hanno operato e che operano con correttezza - scrive in una nota Pio Ugolini - non devono temere il monitoraggio sugli scambi di informazioni fra i due paesi. E, in concreto, sembrerebbero non temerlo. Almeno sulla carta. Gli artigiani, infatti, rilevano che in un variegato campione di piccole imprese sammarinesi associate, il calo di relazioni per le apprensioni causate dal decreto si assesta in poche unità per azienda, tra il 5 e 10%. L’Unas parla di un ingiustificato allarmismo che ha causato danni all’immagine e cali di potenziale commerciale. Ma che non ha frenato le relazioni fra le imprese dei due paesi, dimostrando che, di fatto, i rapporti di storica amicizia non sono tramontati.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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