La premessa è il confronto. Le soluzioni ai problemi bancari, anticipa il governo, saranno assunte con l'accordo con le parti sociali. E Celli propone la nascita di un tavolo di confronto governo-sindacato sul sistema bancario che, per la Csu, dovrà riguardare anche i temi dello sviluppo. Partono da qui, le due Confederazioni, per anticipare il loro si alla proposta a patto che – scrivono – il governo dica come stanno le cose. Ieri, sottolineano, non è successo. Ma di novità, la nota della Csu, ne anticipa diverse: la conferma che Asset sarà assorbita da Cassa di Risparmio e che la prossima settimana riprenderà in parte la propria operatività. Il Segretario per le Finanze, aggiunge, ha dichiarato che la Centrale dei Rischi verrà istituita nel prossimo autunno. Sull' AQR è emerso che la necessità di ricapitalizzazione degli NPL ammonta a 486 milioni secondo i parametri internazionali, cifra che scende a 260 milioni se si considerano le norme in vigore a San Marino. E' di Cassa di Risparmio il 50,60% del totale complessivo dei crediti non performanti. La loro ricapitalizzazione sarà affidata a una Bad Bank pubblica, mentre la CSU la preferirebbe mista pubblico-privato, per meglio gestire i crediti deteriorati delle aziende private. Non sono invece arrivate risposte, accusa il sindacato, all'ennesima richiesta di garantire la liquidità dei 31 milioni di fondi pensione allocati in Asset Bank attraverso una fidejussione bancaria di Carisp. Il decreto del Governo, ripete la Csu, non dà nessuna garanzia. Quantificata in 77 milioni la perdita di capitale di Cassa di Risparmio causata dalla svalutazione del gruppo Delta. E qui il sindacato chiede di sapere se e in che modo il ripristino di questo capitale avrà ripercussioni sul bilancio dello Stato ma, polemizza, da Celli sono arrivate risposte generiche ed evanescenti che non fanno nessuna chiarezza. Sulla ricapitalizzazione del sistema bancario il Governo, prosegue la Csu, è decisamente orientato a ricorrere alle risorse interne presenti nelle banche. Le uniche attive sono i 415 milioni del fondo pensioni ed è fin troppo facile dedurre, polemizza, che sono proprio queste le risorse su cui si intende mettere le mani per rifinanziare il sistema bancario. Qualunque tentativo di appropriarsi indebitamente di questi soldi, conclude la nota, incontrerà la più dura opposizione da parte del movimento dei lavoratori, che farà tutto quanto in suo potere per tutelare questi fondi nella loro interezza.
Sonia Tura
Sonia Tura
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