L’iniziativa della banca di San Marino di avviare azione legale contro l’Argentina per il crac finanziario del 2001 riapre il capitolo dei risparmiatori, che hanno visto andare in fumo migliaia di euro. I disastri finanziari degli ultimi anni hanno visto coinvolti cittadini sammarinesi soprattutto per i casi Swiss air, bonds argentini, Cirio, Parmalat e Giacomelli. 15 milioni di euro, per la precisione, quelli che la Bsm intende recuperare a nome dei 170 clienti che hanno aderito alla causa e che la banca si augura possano aumentare. Azione legale di cui l’istituto di credito di Faetano si accolla ogni spesa: “Vogliamo aiutare le persone che hanno subito danni dal default dei titoli argentini” – dice il direttore Cesare Richeldi. Iniziativa vista favorevolmente dall’ Asdico, l’associazione consumatori presso cui si sono rivolti buona parte dei risparmiatori traditi, dal momento che vede l’impegno in prima persona della banca. “L’unico dubbio – per Gianluigi Giardinieri – è che trattandosi di un crac di stato la pressione andrebbe fatta a livello di governi e non di singoli istituti di credito. In ogni caso – conclude - non vorremmo creare eccessive aspettative per coloro che hanno visto andare in fumo i propri risparmi”. Non ancora a sentenza invece alcuna delle diverse cause intentate dai risparmiatori sammarinesi contro la Cassa di Risparmio per il crac Swiss Air'. La vicenda ha visto anche la costituzione di un Comitato, che ha sospeso ogni forma di protesta, in attesa del pronunciamento della magistratura e della perizia in corso da parte della Banca Centrale. Nel contesto più generale dei disastri finanziari degli ultimi anni, per l’Asdico, l’unica strada percorribile resta quella della transazione tra le parti per arrivare ad un accordo che soddisfi, almeno in parte, entrambe.
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