Una azione legale per cercare di recuperare i soldi persi dai clienti nel bonds argentini. Dal crac del 2001, che ha visto 400 mila risparmiatori italiani investire e vedere andare in fumo circa 20 miliardi di dollari, la banca di San Marino ha deciso di tutelare i clienti sammarinesi vittima del disastro finanziario. Ecco dunque l’azione legale avviata negli Stati Uniti, dal momento che per una articolare emissione in scadenza ottobre 2006 l’Argentina aveva indicato come foro competente New York. La notizia è stata rilanciata anche dalle pagine economiche del settimanale “ Panorama”. 'Già 170 investitori – ha detto il direttore dell’istituto di credito, Cesare Richeldi, - su 200 che avevano investito in obbligazioni argentine, hanno aderito alla causa”. Una iniziativa che i vertici della Bsm ritengono con buone possibilità di successo. La banca, infatti, sulla scia di un istituto svizzero che ha intentato e vinto la causa, punta a recuperare 15 milioni di euro. A tanto ammonta infatti la perdita per i risparmiatori traditi. Nel marzo scorso, un giudice americano aveva condannato il governo di Buenos Aires a rimborsare 22 milioni di dollari ai clienti della banca Arner di Lugano, una vittoria su cui si basa ora anche l’azione della Banca di San Marino. Una strada – quella imboccata dall’istituto di credito di Faetano, che non è stata invece seguita da altre banche italiane. Una causa per la quale la Bsm si assume tutti gli oneri, grazie a un fondo appositamente stanziato. 'Iniziativa che – prosegue il direttore Richeldi – ha consentito anche a non clienti di trasferire presso di noi i propri titoli, avvalendosi dei benefici dell’azione”. Una banca di San Marino finisce sulla stampa italiana, questa volta, però per l’azione legale che ha intrapreso.
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