Banca di San Marino elenca una serie di precisazioni dopo gli interrogativi sollevati dalla notizia dell’incarico conferito ad una società internazionale, la KPMG, di esplorare la convenienza strategica di un’eventuale operazione di integrazione con Cassa di Risparmio. La scelta di affidare ad una società di consulenza terza e di caratura internazionale uno studio di fattibilità, puntualizza la banca, rappresenta una novità assoluta e il punto di partenza di un percorso del tutto inedito per la Repubblica a cui sarà data la massima trasparenza. I risultati di ciascuna fase del percorso, prosegue la nota, saranno portati a conoscenza della Proprietà e degli stakeholder della Banca, in primis clienti e dipendenti. Nessuna soluzione è già stata decisa, rimarca la nota. L’ipotesi allo studio non prevede alcuna fusione tra i due Istituti. Il mandato affidato a KPMG contempla infatti lo studio di fattibilità per un’integrazione strategica che vuole dare vita a un polo creditizio sistemico di maggior efficienza competitiva e la disponibilità al dialogo con le rappresentanze sindacali è un punto qualificante dell’intero percorso Banca di San Marino definisce "destituita di ogni fondamento qualsiasi voce relativa a processi di nazionalizzazione".
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