E' un appello a tutelare l'interesse nazionale, quello dell'economista Antonio Maria Rinaldi. Al momento, quella di una possibile fusione tra Unicredit e Société Générale – non è che un'indiscrezione rilanciata da articoli di stampa. Le prime speculazioni, sulla possibilità che i due istituti unissero le forze, già nel 2016: quando venne nominato AD di Unicredit Jean Pierre Mustier, ex manager del colosso bancario francese. Anche per questo, secondo Rinaldi, difficilmente un'eventuale fusione sarebbe paritetica; e ciò nonostante la capitalizzazione sia sostanzialmente la stessa: 33 miliardi Unicredit, e 32 Société Générale. Se l'operazione fosse davvero portata a termine sotto bandiera transalpina, le ricadute potrebbero essere pesanti per l'Italia, specie in caso di attacco speculativo. C'è poi da considerare il fatto che Unicredit è banca sistemica, molto radicata sul territorio, e ciò potrebbe influenzare, in futuro, i rapporti con aziende italiane appetibili per i francesi.
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