Si va verso una ripresa moderata, ma resta l’incertezza. La Banca centrale europea, nel suo bollettino mensile, pone l’accento in particolare sulla produttività e il mercato del lavoro, invitando i Paesi che in passato hanno subìto una perdita di competitività, o che soffrono di disavanzi di bilancio o commerciali elevati, ad adottare profonde riforme con misure che garantiscano una contrattazione dei salari, quindi maggiore flessibilità per un migliore adeguamento alle condizioni di disoccupazione. Il mercato del lavoro nell’area euro infatti “non riesce a tenere il passo” della ripresa economica. Nel complesso, comunque “le aspettative per l’occupazione – riporta il bollettino - sono migliorate dai loro minimi, suggerendo che la disoccupazione non dovrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi mesi” rispetto all’attuale 10%. Tra i rischi al ribasso per l’Eurozona, secondo la BCE, anche le incertezze sulle prospettive di crescita in altre economie avanzate e su scala mondiale. Ma l’ipotesi che gli Stati Uniti possano avere una ricaduta nella recessione per la Banca Centrale Europea non regge. “In prospettiva - riporta il bollettino – l’economia statunitense dovrebbe continuare a crescere, malgrado si preveda una lieve perdita di slancio nella seconda metà del 2010”.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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