La riscossione legata all'attività di contrasto all’evasione è stata di 6,9 miliardi di euro, l'8% in più rispetto al 2007.
Un 2008 d’oro per l’erario italiano. 645 mila accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap, hanno portato ad una crescita del 29% rispetto al 2007. La maggiore imposta accertata è stata di 20,3 miliardi di euro, il 40% in più sempre sul 2007. Le cifre sono state illustrate dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dati della lotta all'evasione, le strategie di controllo per l'anno in corso e le prospettive per il 2009. L’agenzia delle entrate intende infatti conseguire risultati ancora più alti rispetto a quelli del 2008. Sarà un contributo forte, ha detto Befera, per il mantenimento dei conti pubblici e per la lotta alla concorrenza sleale. Se il contrasto all'evasione è sicuramente importante nei momenti di crescita economica, diventa ancora più determinante nei momenti di crisi, come quello attuale, quando la concorrenza sleale rischia di essere un fattore che taglia fuori dal mercato le imprese sane. Sarà una lotta mirata per colpire i veri evasori, senza sparare nel mucchio, ma individuando con le nuove tecnologie i settori economici e i territori in cui è più alta l'evasione che secondo l'amministrazione fiscale dovrebbe portare nelle casse dell'erario 7,2 miliardi di euro.
Un 2008 d’oro per l’erario italiano. 645 mila accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap, hanno portato ad una crescita del 29% rispetto al 2007. La maggiore imposta accertata è stata di 20,3 miliardi di euro, il 40% in più sempre sul 2007. Le cifre sono state illustrate dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dati della lotta all'evasione, le strategie di controllo per l'anno in corso e le prospettive per il 2009. L’agenzia delle entrate intende infatti conseguire risultati ancora più alti rispetto a quelli del 2008. Sarà un contributo forte, ha detto Befera, per il mantenimento dei conti pubblici e per la lotta alla concorrenza sleale. Se il contrasto all'evasione è sicuramente importante nei momenti di crescita economica, diventa ancora più determinante nei momenti di crisi, come quello attuale, quando la concorrenza sleale rischia di essere un fattore che taglia fuori dal mercato le imprese sane. Sarà una lotta mirata per colpire i veri evasori, senza sparare nel mucchio, ma individuando con le nuove tecnologie i settori economici e i territori in cui è più alta l'evasione che secondo l'amministrazione fiscale dovrebbe portare nelle casse dell'erario 7,2 miliardi di euro.
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