Il dato più curioso che emerge dall’appuntamento con la resa dei conti di Banca CARIM, riguarda i prelevamenti su sportelli automatici nei primi otto mesi dell’anno: con il bancomat diminuiscono del 2,62%, mentre quelli con carta di credito balzano ad un +4,61%.
Un forte segnale di malessere, poiché la gente preferisce pagare costi di commissione più alti pur di avere gli addebiti nel mese successivo.
A questo si aggiunge anche un rallentamento nella corsa al mutuo prima casa da parte delle famiglie. Detto ciò, per stessa ammissione dei vertici dell’istituto di credito, si tratta di un bilancio semestrale che risente in parte della situazione globale di crisi, “ma banca CARIM – dicono – resta una realtà solida, con una liquidità quasi eccedente”.
Non mancano tuttavia altre voci in negativo dovute alla congiuntura internazionale. Se al 30 giugno 2008 la raccolta diretta della banca si attesta a quota 3.389 milioni di euro, registrando un incremento di quasi il 12%, la raccolta indiretta cala invece del 9% a causa dell’andamento negativo dei mercati finanziari che ne ha influenzato la valorizzazione. Aumenta di oltre il 2% invece la raccolta globale con 5.694 milioni di euro. Segno più anche per gli impieghi verso la clientela (5,15%).
L’utile netto, sempre riferito al 30 giugno di quest’anno, è di 4,32 milioni di euro rispetto ai quasi 12 milioni di un anno fa. “Ma l’utile netto conseguito – spiegano – depurato dalle componenti non ricorrenti e dalle svalutazioni sul portafoglio titoli, risulterebbe in linea con il valore riferito al 30 giugno 2007”.
Per quanto riguarda la stagione estiva: tiene, al 31 agosto, la raccolta diretta con un incremento di quasi il 13%, come pure quella globale (+3,70%), e gli impieghi verso la clientela, che aumentano del 3,39%.
Un forte segnale di malessere, poiché la gente preferisce pagare costi di commissione più alti pur di avere gli addebiti nel mese successivo.
A questo si aggiunge anche un rallentamento nella corsa al mutuo prima casa da parte delle famiglie. Detto ciò, per stessa ammissione dei vertici dell’istituto di credito, si tratta di un bilancio semestrale che risente in parte della situazione globale di crisi, “ma banca CARIM – dicono – resta una realtà solida, con una liquidità quasi eccedente”.
Non mancano tuttavia altre voci in negativo dovute alla congiuntura internazionale. Se al 30 giugno 2008 la raccolta diretta della banca si attesta a quota 3.389 milioni di euro, registrando un incremento di quasi il 12%, la raccolta indiretta cala invece del 9% a causa dell’andamento negativo dei mercati finanziari che ne ha influenzato la valorizzazione. Aumenta di oltre il 2% invece la raccolta globale con 5.694 milioni di euro. Segno più anche per gli impieghi verso la clientela (5,15%).
L’utile netto, sempre riferito al 30 giugno di quest’anno, è di 4,32 milioni di euro rispetto ai quasi 12 milioni di un anno fa. “Ma l’utile netto conseguito – spiegano – depurato dalle componenti non ricorrenti e dalle svalutazioni sul portafoglio titoli, risulterebbe in linea con il valore riferito al 30 giugno 2007”.
Per quanto riguarda la stagione estiva: tiene, al 31 agosto, la raccolta diretta con un incremento di quasi il 13%, come pure quella globale (+3,70%), e gli impieghi verso la clientela, che aumentano del 3,39%.
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