E’ Alberto Mocchi – secondo il quotidiano La Voce – colui che prenderà in mano le sorti della Carim a ricapitalizzazione avvenuta. Certamente non si tratterebbe di un volto nuovo: il 57enne milanese individuato come futuro super - manager della banca è, infatti, l’attuale amministratore delegato del Credito Industriale Sammarinese. Dalla Fondazione, però, nessuna conferma ufficiale. Intanto, l’unica certezza è il via libera della Consob, lo scorso 7 marzo, all’aumento di capitale di Carim, che resta di 118 milioni di euro. 5,35 euro il costo di ogni singola azione in vendita. Soddisfatta la Fondazione che legge nella notizia la consapevolezza da parte della Commissione nazionale per la società e la borsa della buona riuscita delle operazioni. Per le offerte: poco meno di un mese di tempo, dal 26 marzo al 24 aprile. Nessuna priorità per gli attuali soci, ma la sola prelazione sulle azioni invendute. Il patrimonio della banca, con la ricapitalizzazione, passerà dagli attuali 164 milioni a circa 275. A giugno la fine del commissariamento, cui corrisponderà la nomina dei nuovi vertici della banca. Nessun dissidio con gli industriali – sottolineano dalla Fondazione – il dialogo per definire gli impegni è in corso. Ma secondo indiscrezioni, qualche membro della cordata di imprenditori per partecipare all’aumento di capitale di Carim, ambirebbe veramente ad un ruolo di maggior peso all’interno del consiglio d’amministrazione. Per quanto riguarda l’iniezione di liquidi da parte della Modena Capitale spa, holding dell’avvocato Gianpiero Samorì, il confronto prosegue: per ora solo parole a cui si spera seguano i fatti.
Silva Pelliccioni
Silva Pelliccioni
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