E’ demagogia insinuare che gli aumenti dei prezzi siano frutto delle politiche commerciali esose degli operatori sammarinesi. Lo dicono i grandi gruppi sammarinesi di distribuzione al dettaglio sottolineando che la proposta di bloccare i prezzi di vendita senza la capacità di influenzare i prezzi d’acquisto dai fornitori si tradurrebbe, sottolineano, in una pesante penalizzazione economico, completamente aliena da qualsiasi logica imprenditoriale. Stupisce, proseguono, che le organizzazioni sindacali non riconoscano lo sforzo in atto da parte dei grandi gruppi sammarinesi di distribuzione al dettaglio, di contenere per quanto è possibile, i prezzi di vendita dei generi di prima necessità. E a proposito di generi di prima necessità, il commento si sposta sul latte e sul provvedimento per abolire il monopolio della Centrale. Questa decisione che sta per diventare esecutiva lascerà, dicono, nelle tasche dei consumatori sammarinesi, soprattutto delle famiglie con più figli, risparmi significativi che si possono stimare in 100 euro l’anno. Questa misura permetterà ai rivenditori sammarinesi di essere più competitivi rispetto ai concorrenti italiani. Prendiamo atto con soddisfazione, concludono, che anche le associazioni dei consumatori reputano positiva questa decisione, seppure solo dopo molti anni di battaglie contro la famigerata “zona bianca” da parte degli operatori commerciali e solo dopo che il governo ha approvato il provvedimento. Meglio tardi che mai.
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