Carovita, riduzione dei consumi. Situazione sempre più difficile, non solo per le fasce sociali più deboli. A risentirne anche le dinamiche di sviluppo dell’economia. E mentre in Italia associazioni dei consumatori, di categoria e amministrazioni stanno correndo ai ripari con accordi per il contenimento dei prezzi, anche in Repubblica prosegue il confronto tra le controparti per giungere alla definizione di strumenti di controllo. A breve l’incontro tra USC e Associazioni dei consumatori. 'Rimane da definire solo la data - comunica Arzilli dell’USC - per un incontro che già registra la piena disponibilità al confronto per definire strategie che garantiscano un mercato equilibrato e pluralista che tuteli gli interessi degli operatori e dei consumatori. Tra le proposte dell’Unione commercianti - prosegue Arzilli - l’istituzione di un osservatorio sul commercio per controllare prezzi e tariffe da prevedere nell’ambito della legge sul commercio. Una maggiore attenzione nella definizione delle tabelle commerciali. E ancora - conclude - la riduzione della monofase nella finanziaria'. Sul fronte del controllo dei prezzi, per Paride Bugli dell’OSLA, la risposta più efficace è piuttosto il libero mercato. 'Ancora prima degli accordi per il contenimento dei prezzi utili ma di difficile applicazione nel concreto - prosegue Bugli - il rimedio che più di ogni altro può contrastare la crescita incontrollata del costo della vita è e rimane la libera concorrenza. Unica garanzia di contenimento dei prezzi che rafforza oltretutto - continua - il potere dei consumatori. In quanto all’istituzione di un osservatorio per il controllo dei prezzi e delle tariffe - conclude il Presidente dell’OSLA - piuttosto che istituire un nuovo organismo sarebbe più opportuno attribuire tale funzione alla Commissione prezzi che già esiste'.
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