Era stato il Governo a deliberare la revoca dell’autorizzazione ad operare alla Fin Project, e "per coerenza con quella iniziativa - ha riferito il segretario di Stato alle Finanze Valentini - ora l’Esecutivo presenta un reclamo contro la sentenza del Giudice Costanzo che in primo grado ha sospeso gli effetti della revoca". Sul caso IBS, inoltre, il Governo ha chiesto un riferimento a Banca Centrale anche per capire l’effettivo coinvolgimento dell’Istituto Bancario Sammarinese nella nuova indagine della Procura di Forlì. A differenza delle inchieste Re Nero e Varano, che hanno interessato Asset Banca e Cassa di Risparmio, questa volta la procura di Forlì ha agito senza ricorrere ad ordinanze di custodia cautelare: né per il Credito di Romagna - istituto direttamente interessato dalle indagini - né per l’Istituto Bancario Sammarinese. Nell’ambiente bancario si vociferava già l’anno passato di un possibile interessamento della Procura di Forlì per l’istituto sammarinese ma non emerse mai nulla di concreto e anche ora, stando alle notizie di dominio pubblico, gli addebiti oggetto di attenzione da parte della magistratura, sarebbero, nella peggiore delle ipotesi, di entità non gravissima. Come per il caso Delta, procura e ispettori di Bankitalia si sono mossi in parallelo. Terminate le ispezioni sono partiti gli avvisi di garanzia. In estrema sintesi, si ipotizza che IBS svolga attività bancaria in Italia non autorizzata, attraverso il Credito di Romagna, utilizzato come una sorta di paravento. Il fatto che Giovanni Mercadini sia stato prima presidente IBS ed ora direttore del Credito di Romagna, unitamente alla presenza di alcune persone negli organi sociali dei due istituti, viene considerato dalla procura un indizio. Intanto, ad oltre un anno dall’esplosione del caso Varano, la Procura di Forlì non ha ancora rinviato a giudizio nessuno.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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