Nella sentenza del 7 luglio con cui la terza sezione della Corte di Strasburgo, all'unanimità, ha condannato San Marino, per la violazione dell'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, l'organismo stabilisce che dovranno essere versati al ricorrente 3.000 euro quale indennizzo per danni morali e 15mila euro per le spese legali e di giustizia. L'atto è stato pubblicato in lingua inglese sul sito della Corte e con l'ambasciatore Guido Bellatti Ceccoli, rappresentante di San Marino presso il Consiglio d'Europa, abbiamo cercato di capirne alcuni aspetti. Le sentenze della Corte, in casi eccezionali, sono impugnabili con un rinvio alla “Grande Camera”, entro tre mesi. Il Segretario di Stato agli Interni Gian Carlo Venturini ha intanto dichiarato a “Tribuna” che si è in attesa di verificare tutta la documentazione per capire bene le motivazioni.
l.s.
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