Preoccupati per il futuro dell’azienda, Toni e Montanari scrivono che la CSU non si è mai schierata né a favore né contro la privatizzazione, ma di essersi sempre interessata alla continuità della produzione, alla salvaguardia della tipicità del prodotto e alla ristrutturazione aziendale in risposta alle legittime richieste di sicurezza delle maestranze. “Dal dibattito consiliare – aggiungono – ci aspettiamo emerga dunque la ferma volontà di salvaguardare l’azienda, con la predisposizione di un piano di ristrutturazione per il rilancio della stessa”.
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