In calo, negli ultimi 5 anni, i guadagni al netto dell'inflazione in tutte le province italiane. Dall'analisi territoriale dei dati, pubblicata dal Sole 24 Ore, risulta che solo a Mantova e Bergamo, i redditi sono cresciuti più dell'inflazione tra il 2010 e il 2014. Per tutte le altre località è un susseguirsi di segni meno e le province limitrofe alla Repubblica vanno particolarmente male. A guidare la poco confortante classifica è il 71esimo posto della provincia di Forlì-Cesena che registra un reddito medio, nel 2014, di 22.482 euro e una flessione, in 4 anni di oltre il 3%. 78esimo posto per Pesaro-Urbino: qui il reddito medio scende a 22.045 euro e la variazione rispetto al 2010 è di -3,3%. Per trovare Rimini bisogna scendere al 91esimo posto (su 100 province): 21.857euro il reddito medio con un calo, in 4 anni, del 3,7%. Dai dati delle dichiarazioni dei redditi, diffuse pochi giorni fa dal ministero dell'Economia, arriva la buona notizia che nel periodo tra il 2010 e il 2014, le entrate degli italiani sono cresciute in media del 4,3%, ma anche la cattiva notizia che l'inflazione, nello stesso periodo, cresciuta di più: il 7,2%. E quindi, a conti fatti, i redditi hanno subito una flessione del 2,9%.
Riproduzione riservata ©