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Contratto bancari: sciopero sospeso, ma i dipendenti mettono sul tavolo una serie di richieste

Prima dell'assemblea con i sindacati, da Abs la proposta di incontro il 18 gennaio. Data definita "inaccettabile": confronto anticipato al 12 gennaio

di Mauro Torresi
30 dic 2023

Lo sciopero è stato sospeso, ma gli animi – nel settore bancario – restano accesi. I dipendenti del comparto e i sindacati, già da tempo in mobilitazione per il rinnovo del contratto scaduto da 13 anni, hanno scelto di non incrociare le braccia nel pomeriggio di venerdì 29 dicembre. I lavoratori, durante l'assemblea a Domagnano insieme ai rappresentanti di Csdl, Cdls e Usl, hanno deciso di mettere in standby la protesta, dopo lo sciopero di mercoledì scorso.

L'incontro era stato convocato per valutare la disponibilità di Associazione bancaria sammarinese, Anis e istituti di credito ad incontrarsi nei prossimi giorni. In mattinata è arrivata la comunicazione di Abs per un confronto il 18 gennaio. Data ritenuta dai lavoratori “inaccettabile”: una “provocazione” per i sindacati che avevano invece chiesto incontri in tempi brevi. Alla fine si è arrivati a una 'mediazione': l'incontro avverrà il 12 gennaio. Pur non condividendo la nuova data, i dipendenti hanno comunque scelto di non procedere con lo sciopero.

Ma in parallelo hanno posto una serie di pre-condizioni. Tra queste: la richiesta di far partecipare i vertici delle banche, di far partire la trattativa dalle proposte del sindacato di ottobre 2023 e di ottenere un calendario “vincolante di incontri ravvicinati”. “In caso di risposte negative, insufficienti o provocatorie”, si legge in una nota delle Federazioni Servizi di Csdl, Cdls e Usl, non si escludono nuove forme di mobilitazione. Sindacati che tornano a denunciare la mancata partecipazione all'assemblea dei dipendenti della Bsi.





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