Sono una settantina attualmente le cooperative presenti in Repubblica. Circa 8 operano nel settore dell’agricoltura, 3-4 sono piccole imprese manifatturiere, 5 quelle registrate nel settore del commercio, 4 nel comparto industriale, 43 suddivise nei settori dell’informatica, delle attività immobiliari, dei servizi alle imprese; infine, 13 per altri servizi tra cui quelli alle persone. Il settore resta, comunque, in costante ricognizione. Il movimento cooperativo a San Marino ha conosciuto negli anni fasi alterne. Si sviluppa a metà degli anni ’70. La prima legge specifica risale al 1977, aggiornata nel 1991 e tuttora in vigore, nonostante nel tempo la legislazione relativa ad ogni settore abbia subito modifiche per creare le norme della cooperazione moderna. Dalla fine degli anni ’80, le cooperative sammarinesi si riuniscono in associazione. Il Presidente Pio Chiaruzzi tiene a sottolineare come esse non siano in antitesi né ai servizi pubblici, né a quelli privati, bensì complementari, in quanto strumenti nati per stemperare gli squilibri del mercato e in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini qualora se ne avverta la necessità. L’obiettivo è quello di fornire servizi autogestiti, ma sempre alle migliori condizioni qualitative e senza guardare al profitto. Non sono enti di beneficenza, ma imprese a pieno titolo, che agiscono in una logica di mercato e si pongono rispetto a pubblico e privato con una dimensione etico-sociale ed economica ben definita.
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