“La situazione del Credito Sammarinese era nota da maggio 2010. C’era il tempo per fare qualcosa. Ora i correntisti non possono fare nulla, c’è il blocco dei pagamenti”. Il direttore di Banca centrale Giannini è senz’altro rammaricato per i disagi che devono sopportare i clienti dell’istituto commissariato, compresi i dipendenti che hanno visto bloccati i loro conti correnti, ma al tempo stesso ricorda che “in 14 mesi il Credito poteva agire, ossia ricapitalizzare o vendere ad altri, insomma seguire i consigli che come Banca centrale avevamo elargito”. Ora tutto è nelle mani del commissario straordinario Caliò, che cercherà di evitare la liquidazione coatta amministrativa. Si sono mossi anche i sindacati, che hanno chiesto uno sblocco mirato dei pagamenti, proprio per i dipendenti e per le situazioni sociali più gravi, dopo che pensionati e cittadini si erano rivolti alle associazioni dei consumatori proprio per avere informazioni sul da farsi. All’incontro coi capigruppo consiliari si è parlato dell’emergenza, con la richiesta ufficiale a Banca centrale e a tutto il sistema creditizio di mettere in campo ogni azione possibile per superare il difficile momento. I gruppi consiliari sono stati sollecitati anche a predisporre un progetto complessivo del settore bancario e finanziario a lungo termine, che offra stabilità e prospettive certe ai lavoratori.
Francesca Bioliotti
Francesca Bioliotti
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