Col decreto 63 del 2020 è stata introdotta la possibilità di accedere a finanziamenti con fidejussione dello Stato al 70% per prestiti fino a 500mila euro alle imprese e al 90% per prestiti fino a 10mila euro ai nuclei familiari. Al 31 dicembre sono state 317 le richieste degli operatori economici. 304 quelle deliberate, 9 le non deliberate, 4 quelle bocciate dalle banche. I finanziamenti effettivamente erogati dagli istituti di credito sono stati 283 pari a 16.799.497 euro.
Le richieste pervenute dalle persone fisiche sono state invece 76; 61 quelle deliberate, 12 bocciate – di cui quattro dalle banche – e tre annullate dagli stessi richiedenti. I finanziamento erogati effettivamente alle famiglie hanno raggiunto quota 473.500 euro. “La maggior parte delle richieste – dichiara il Segretario alle Finanze Marco Gatti – sono state già evase ed erogate. Credo sia stata una risposta importante che il Governo e in particolare il sistema bancario hanno dato all'economia e alle famiglie.
Nel momento in cui il covid ha colpito il mondo del lavoro si doveva intervenire per sostenere la liquidità” Con la legge di Bilancio la misura a favore di imprese e famiglie è stata estesa fino a giugno con tasso di interesse, afferma il Segretario Gatti, al 2%. In discussione intanto anche l'introduzione di ristori: “La possibilità che è stata data al nostro Stato – dichiara Gatti – di poter accedere ad un finanziamento internazionale oggi ci mette nelle condizioni per procedere, con tranquillità e sostanza, all'esame delle attività maggiormente colpite, per le quali possiamo iniziare ad elaborare interventi di sostegno. Procederemo con un confronto con le parti economiche interessate e contiamo, nel mese di gennaio, di poter dare una prima risposta”.