Quello che serve è un atto di sistema, la capacità delle banche operative in Repubblica di dimostrare la solidità dell’intero apparato, la sicurezza del comparto finanziario. E’ questo che si sta ricercando freneticamente in queste ore: una risposta chiara ed inequivocabile ai risparmiatori, ai depositanti non solo del Credito Sammarinese ma di tutte e 12 gli istituti. Perché in gioco non c’è solo la reputazione di una banca; gli effetti di un’eventuale insolvenza colpirebbero tutti. Il richiamo al fondo di garanzia è considerato oggi l’estrema ratio, il ricorso ad uno strumento limite nel caso non si trovassero le condizioni per dare una risposta diversa. E’ fiducioso il Segretario alle Finanze, Pasquale Valentini, nonostante il momento particolarmente difficile e delicato. Valentini mette in evidenza la sensibilità dei vertici delle banche della Repubblica, la consapevolezza della situazione. Per il responsabile della finanza pubblica le risposte devono arrivare dalle altre banche, non dallo Stato. “I cittadini - afferma - non devono sentirsi ogni volta chiamati a rispondere per situazioni poco chiare”. Facile prevedere una giornata difficile per mercoledì, data di scadenza del blocco dei pagamenti. “Non si può arrivare a quell’appuntamento – dichiara Valentini - senza dare ai correntisti risposte chiare. Da questa situazione se ne esce solo confermando che San Marino è un sistema sicuro. E’ questa - aggiunge - la prima preoccupazione”. Le altre questioni restano complesse ma si affronteranno in seguito, come l’aspetto occupazionale, la vicenda giudiziaria, il recupero delle somme che dovranno essere anticipate.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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