Un aumento del 3,15% per l’indice della produzione industriale per ramo, classe e categoria di attività economica nel 2007. Lo rivela l’ufficio di programmazione economica, che sottolinea come lo scorso anno la situazione si sia presentata molto diversificata nei vari settori: rispetto al 2006 le migliori performance sono state registrate da “costruzioni utensileria per macchine utensili operatrici”, che chiude con un più 78,82%; “costruzione di mobili e arredamenti in legno”, +16,75%; “produzione prodotti di erboristeria”, +12,69%; “produzione prodotti ausiliari per la casa”, +12,89%; “costruzione o montaggio apparecchiature elettroniche, radio Tv e simili”, +11,68%. Di contro, i settori maggiormente stagnanti sono stati, rispetto al 2006, i rami di attività dei calzaturifici, meno 35,93%; “costruzione di apparecchi per impianti di sollevamento e di trasporto”, -22,42%; “costruzione e assemblaggio di apparecchi elettrici ed elettronici”, -29,69%.
A dicembre 2007 il totale delle imprese operanti in Repubblica era di 6.067 unità, +8,2% su dicembre 2006. Sono aumentate le attività immobiliari, di informatica e di servizi alle imprese, con una variazione di 316 unità in più. A dicembre 2007 i disoccupati sono 573 unità, 22 in meno rispetto ad un anno prima, anche se sono 259 i disoccupati in senso stretto, 5 in più rispetto a dicembre 2006, vale a dire coloro che si rendono subito disponibili per un posto di lavoro, tra cui 100 maschi e 159 femmine. La fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati è quella dai 25 ai 29 anni, e il titolo di studio prevalente è scuola media inferiore.
A dicembre 2007 il totale delle imprese operanti in Repubblica era di 6.067 unità, +8,2% su dicembre 2006. Sono aumentate le attività immobiliari, di informatica e di servizi alle imprese, con una variazione di 316 unità in più. A dicembre 2007 i disoccupati sono 573 unità, 22 in meno rispetto ad un anno prima, anche se sono 259 i disoccupati in senso stretto, 5 in più rispetto a dicembre 2006, vale a dire coloro che si rendono subito disponibili per un posto di lavoro, tra cui 100 maschi e 159 femmine. La fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati è quella dai 25 ai 29 anni, e il titolo di studio prevalente è scuola media inferiore.
Riproduzione riservata ©