L'Italia è tecnicamente in recessione ed anche in Europa la crescita va all'indietro. Adesso si guarda di nuovo alla Banca Centrale europea invocata più volte affinchè mettesse mano alla deflazione nell'area euro. L'ennesimo rubinetto della Bce si aprirà tra poco meno di un mese, il 18 settembre. Le prime dieci banche italiane, secondo quanto ricostruito da Il Sole 24 Ore, hanno già deciso di chiedere all'Eurotower oltre 50 miliardi da girare alle piccole imprese. Più della metà sarà richiesto da Intesa Sanpaolo e UniCredit. Risorse che, però, andranno trasformate in nuovi impieghi per le imprese, pena la restituzione anticipata alla Banca centrale europea. San Marino è fuori da queste misure, e secondo il professore di politica economica all'università D'Annunzio di Pescara Alberto Bagnai conviene non entrare nell'Unione per salvarsi "dalla distruzione di reddito più massiccia dal 1861 escluso il periodo della seconda guerra mondiale".
VA
Nel servizio l'intervista all'economista Alberto Bagnai
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Nel servizio l'intervista all'economista Alberto Bagnai
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