L’economia mondiale registrerà un segno negativo per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale e il commercio internazionale toccherà i livelli minimi degli ultimi 80 anni. Come se non bastasse la crisi determinerà una riduzione dei finanziamenti per i Paesi poveri e in via di sviluppo per diversi miliardi di dollari.
A pagare il prezzo più alto un gruppo di 129 paesi che quest’anno subirà un taglio di finanziamenti compreso tra i 270 e i 700 miliardi di dollari e non saranno in grado di coprire neppure la stima più bassa di questa forchetta. La Banca Mondiale valuta inoltre che neppure un quarto delle nazioni considerate più vulnerabili riuscirà ad alleviare l’impatto della crisi economica con il varo di pacchetti di salvataggio e la creazione di posti di lavoro.
E’ quindi una crisi che rischia di avere conseguenze pesanti per l'intera economia. Quest'anno la crescita della ricchezza sarà di almeno 5 punti percentuali al di sotto del proprio potenziale, mentre la produzione industriale dovrebbe segnare, entro metà 2009, un -15% rispetto al 2008. Inoltre l’istituto, considerate le previsioni, per assistere i paesi più a rischio chiede ai governi di quelli più ricchi di accantonare una frazione di quanto viene speso per stimolare la loro economia.
Myriam Simoncini
A pagare il prezzo più alto un gruppo di 129 paesi che quest’anno subirà un taglio di finanziamenti compreso tra i 270 e i 700 miliardi di dollari e non saranno in grado di coprire neppure la stima più bassa di questa forchetta. La Banca Mondiale valuta inoltre che neppure un quarto delle nazioni considerate più vulnerabili riuscirà ad alleviare l’impatto della crisi economica con il varo di pacchetti di salvataggio e la creazione di posti di lavoro.
E’ quindi una crisi che rischia di avere conseguenze pesanti per l'intera economia. Quest'anno la crescita della ricchezza sarà di almeno 5 punti percentuali al di sotto del proprio potenziale, mentre la produzione industriale dovrebbe segnare, entro metà 2009, un -15% rispetto al 2008. Inoltre l’istituto, considerate le previsioni, per assistere i paesi più a rischio chiede ai governi di quelli più ricchi di accantonare una frazione di quanto viene speso per stimolare la loro economia.
Myriam Simoncini
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