Prosegue lo stato di tensione tra la Csdl e “Rinnovamento e Trasparenza”: la cosiddetta corrente interna. Uno dei componenti di quest’ultima – Marino Zanotti – contesta la decisione, presa dai vertici della Confederazione, di procedere verso il Congresso senza attendere l’esito del procedimento affidato ai probiviri.
"Le accuse – continua Zanotti – sono nebulose e i probiviri su muovono con difficoltà e secondo un mandato discrezionale". Contestato anche il segretario generale Giovanni Ghiotti ritenuto inadeguato al ruolo.
E un altro componente della corrente interna – Giorgio Giovagnoli – afferma che "nella Csdl è stata sospesa la democrazia". Giovagnoli condanna anche quello che definisce il “silenzio assordante” di molte organizzazioni politiche, sociali e civili; in particolar modo dei cosiddetti partiti politici minori, potenzialmente liberi da influenze e spesso critici con il sindacato.
"Le accuse – continua Zanotti – sono nebulose e i probiviri su muovono con difficoltà e secondo un mandato discrezionale". Contestato anche il segretario generale Giovanni Ghiotti ritenuto inadeguato al ruolo.
E un altro componente della corrente interna – Giorgio Giovagnoli – afferma che "nella Csdl è stata sospesa la democrazia". Giovagnoli condanna anche quello che definisce il “silenzio assordante” di molte organizzazioni politiche, sociali e civili; in particolar modo dei cosiddetti partiti politici minori, potenzialmente liberi da influenze e spesso critici con il sindacato.
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