E’ un convinto appoggio alla mobilitazione quello espresso dai lavoratori riuniti, numerosi, alla prima delle sei assemblee organizzate dalla CSU. Con toni anche molto forti, hanno ribadito un deciso no alla riforma tributaria così com’è uscita dalla Commissione Finanze. “Un provvedimento stravolto – dicono – dal blitz delle forze di Governo con l’appoggio dei poteri forti”. Il nuovo testo parifica i redditi da lavoro dipendente con quelli da lavoro autonomo, con il risultato – inaccettabile per i sindacati - che i dipendenti dovranno pagare più tasse degli autonomi. Chiedono pertanto a gran voce una legge che risponda a criteri di equità, e invitano ad un’assunzione di responsabilità quei soggetti economici che per decenni hanno sottratto risorse allo Stato attraverso evasione ed elusione fiscale. Ce n’è anche per la politica: incapace – è stato detto – di proporre idee per un nuovo modello di sviluppo; ma abile a portare in Repubblica capitali di provenienza malavitosa. Al bando, dunque, scorciatoie demagogiche come la vendita di immobili ai forensi. E basta con una classe politica dominata dai poteri forti, arroccati nella difesa dei loro privilegi. “Le istituzioni sono dei cittadini – hanno concluso i lavoratori – e non di chi le occupa temporaneamente”. La prossima assemblea è stata intanto convocata per lunedì 4 giugno, dalle 15 alle 17, presso la mensa di Faetano.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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