La modifica della riforma tributaria è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha indotto quindi CSdL e CDLS a proclamare lo sciopero generale del 22. Si realizza – secondo la CSU – “un’inaccettabile parificazione di trattamento tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi” che porterà questi ultimi a pagare meno tasse di oggi. Si chiede il ripristino del progetto confrontato col sindacato prima del blitz delle forze di Governo in commissione finanze. Ma lo sciopero non è solo per questo. La centrale sindacale unitaria chiede anche il rinnovo di tutti i contratti di lavoro scaduti, un progetto di sviluppo economico occupazionale, maggiori tutele per chi perde il lavoro, la cancellazione della cosiddetta tassa etnica anti-frontalieri, legalità e trasparenza contro le infiltrazioni malavitose e chi le ha favorite, l’autonomia della magistratura dalla politica, il rafforzamento dello stato sociale. La CSU da appuntamento alle 9,30 di venerdì ai lavoratori di fronte al parcheggio coperto di Piazzale Bellucci. Chi sciopera riceverà un ticket per parcheggiare gratuitamente. Poi il corteo verso piazza della libertà con gli interventi dei segretari generali di Csdl e Cdls, in concomitanza con la seduta del Consiglio.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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