La CSdL fa i conti in tasca allo Stato. “Cosa faremo – si chiede - dei 490 milioni di debito estero? 150 milioni vanno restituiti a Cargill. 150 servono per ristrutturare il debito interno, 17 milioni e mezzo vanno restituiti alle banche che li hanno prestati, oltre 23 milioni sono i costi per gli interessi, 4 milioni e mezzo per le intermediazioni. Restano – indica il sindacato - 127 milioni che non basteranno nemmeno per coprire il disavanzo di bilancio del 2020 e del 2021. Non è dato sapere – concludono - quanto abbiano pesato su questi numeri gli effetti devastanti della pandemia, ma resta il fatto che l’affermazione per la quale i soldi derivanti dal debito estero non andranno a sostenere la spesa corrente, anzi serviranno per gli investimenti, non trova riscontro, salvo che non ci sia sfuggito qualcosa. Se così fosse, a breve dovremo contrarre altro debito, questa volta interno”.
"Dei 490 milioni di debito estero non sono stati impegnati solo 127 milioni"
24 feb 2021
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