Il prossimo 30 aprile la società Omega presenterà la sua proposta di concordato, in udienza davanti ai creditori della Puntoshop e davanti al giudice Felici, e si saprà se verrà accettata o meno. Da quando Omega ha rilevato la Puntoshop, azienda considerata fino al 2008 del tutto florida, con un centinaio di dipendenti, e che poi ha rischiato di chiudere i battenti, naviga in acque tranquille. I 56 dipendenti salvati già nel dicembre 2008 sono rimasti al loro posto ed anzi, risulta al sindacato, sono arrivate altre due o tre unità, e il fatturato è aumentato pian piano. Strada in discesa quindi? Si vedrà. In Italia, Omega è rimbalzata agli onori delle cronache poiché aveva rilevato Eutelia. La cessione era avvenuta attraverso la vendita a Omega della controllata Agile, società alla quale erano state in precedenza trasferite le attività di Eutelia. Le proteste in Italia sono note, i dipendenti hanno paura di rimanere in mezzo a una strada. Anche a San Marino le cose sono più complicate di come appaiono: contestualmente alla procedura civile, c’è anche un procedimento penale aperto nei confronti della vecchia gestione della Puntoshop. E’ stato uno dei creditori, non pagato, a sollevare l’obiezione che nella procedura civile vi fossero anomalie: in parole povere, pare che la vecchia Puntoshop avesse presentato dati falsi, e che la procedura conseguente dovesse essere la fallimentare, non il concordato. Il procedimento penale è già a buon punto, infatti è già stata compiuta una perizia.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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