In mattinata a Palazzo Mercuri l’incontro tra il segretario di stato per l’industria – Claudio Felici – e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori di CDLS e CSDL. Un confronto per discutere della bozza della disciplina quadro dei “Diritti dei Consumatori e degli Utenti”, presentata dal segretario Felici. Una legge per salvaguardare le ragioni dei consumatori, per difendere quella che – da tanti – viene definita la parte debole del rapporto contrattuale. La normativa quadro, che recepisce i dettami della legislazione europea nel settore, individua - e tutela – diritti come quello ad un’informazione completa, all’associazionismo tra consumatori, all’erogazione dei servizi pubblici secondo standard di qualità ed efficienza, alla correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti concernenti beni e servizi. E’ un progetto ad ampio respiro e sono numerosi i rimandi ad una successiva legislazione delegata. Prevista – ad esempio, nel campo dei servizi pubblici – l’emanazione, da parte del Consiglio, di una legge che istituisca un’autorità di vigilanza sui diritti dei consumatori e degli utenti. A quest’organismo – composto da 3 esperti nominati dal Consiglio – sarebbero affidate funzioni di controllo, regolamentari e sanzionatorie. Spazio anche all’associazionismo, per tutelare i diritti di consumatori ed utenti dinanzi all’autorità giudiziaria; nella normativa è previsto che le associazioni siano dotate di statuto, tengano un elenco degli iscritti e siano dotate di personalità giuridica. Numerose le disposizioni in tema di informazione al consumatore e comunicazione pubblicitaria che deve essere sempre palese, veritiera e corretta. Una parte importante del progetto di legge è dedicata ai contratti e alle relative garanzie. “Le attività commerciali – si legge – devono svolgersi nel rispetto dei principi di buona fede, correttezza e trasparenza”; sono vietate attività basate sul mero reclutamento di nuovi soggetti come le catene di Sant’Antonio. Vengono poi descritte minuziosamente le clausole vessatorie, in quanto tali prive di efficacia giuridica. La normativa regola una serie di particolari tipologie contrattuali come i contratti a distanza o quelli conclusi fuori dai locali commerciali.
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