Un documento corposo, composto da oltre 40 pagine e diviso in tre sezioni: la parte politica, il rapporto tecnico e l'analisi tecnico-normativa. Un plico, depositato con il numero 5667, in cui i tre ministri presentatari: Terzi, Grilli e Passera, vale a dire Esteri, Economia e Sviluppo Economico, definiscono la convenzione una base giuridica di riferimento, in linea con il modello OCSE, compatibile con il diritto dell'Unione Europea e con gli obblighi internazionali assunti dall'Italia. Il testo non richiede, una volta ratificato, ulteriori norme di adeguamento e neppure atti attuativi. “Il protocollo – si legge nel documento – prevede uno scambio di informazioni e ciò costituisce elementi utile ai fini dell'inclusione di San Marino nella White List prevista dalla legge 244 del 2007. Destinatari degli effetti dell'intervento regolatorio – prosegue la nota – sono le persone fisiche e giuridiche residenti in uno o in entrambi gli Stati contraenti e, in particolar modo, le imprese italiane operanti a San Marino nonché le persone fisiche beneficiarie di redditi transfrontalieri”. Positiva la considerazione relativa all'impegno di spesa, quantificato in poco più di 3 milioni di euro, che negli anni – si legge – verrà compensato dai vantaggi per gli operatori economici e per le imprese dei paesi contraenti”. Valutato con precisione anche il peso dell'interscambio commerciale tra Italia e San Marino, quantificato nel 2011 in 4 miliardi e 510 milioni di euro, stimato in 4 miliardi e 280 milioni nel 2012. le esportazioni italiane son pari a 2 miliardi e 800 milioni, le importazioni da San marino 1 miliardo e 710 milioni, che nel consuntivo 2012 si prevede saranno scese a 1 miliardo e 570 milioni di euro. Il saldo commerciale bilaterale ammonta a 1 miliardo e 140 milioni.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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