Inevitabile come la morte entro poco la politica sarà costretta a diminuire gli stipendi della pa, e non lo potrà fare di poco ma dovrà intervenire a gamba tesa! Oggi si è colpito con una tassazione elevatissima, superiore all'Italia e alla Francia, gli immobili(assurdo in un economia chiusa come la nostra) presenti sul territorio (siamo convinti che le maggiori uscite legate ai dipendenti che le imprese del settore edile e dell'indotto metteranno in mobilità per colpa della patrimoniale e le mancate entrate per l'erario che ci saranno per il definitivo crollo degli investimenti nel settore, saranno nettamente superiori alle entrate della patrimoniale), domani si colpiranno in modo durissimo gli stipendi della pa.
L'avvitamento su se stessa della crisi legata alla mancanza di un piano di sviluppo e l'aumento elevatissimo della pressione fiscale diretta e indiretta per le imprese e per i cittadini porterà il deficit reale di bilancio dello stato ancora più in alto e a quel punto taglieranno i servizi e gli stipendi della pubblica amministrazione.
La nostra ricetta è quella di dare incentivi di tipo fiscale a tutti i dipendenti pa che decidano di abbandonare il proprio lavoro per andare sotto il settore privato o aprire un'attività. Nessuno li obbligherebbe ma sarebbe una scelta libera dei singoli! Con una vera riorganizzazione della pa si potrebbe arrivare a 1000 dipendenti in meno che si tradurrebbe in circa 30 milioni di euro in meno di spese per lo stato (al netto degli incentivi che tali persone riceverebbero per cambiare lavoro)! Altro che patrimoniale! Ora qualcuno penserà : e dove li mettiamo a lavorare visto che non c'e' lavoro sotto al privato? .... Diminuendo il numero dei frontalieri si arriverebbe all'occupazione piena e non solo per i dipendenti pa che lasciano il loro posto ma anche per tutti i sammarinesi che sono in mobilità e per coloro che non hanno neppure quella (e nessuno li assume perchè le imprese preferiscono assumere gente in mobilità per via degli sgravi fiscali)! I frontalieri sono stati, sono e saranno sempre una risorsa per il nostro paese ma se l'occupazione crolla è naturale che il numero dei frontalieri diminuisca.
Come in passato il numero dei frontalieri è aumentato da poche centinaia a diverse migliaia ora è naturale che scenda. Anche qui si dovrebbe agire in fretta prima che la situazione sfugga ulteriormente di mano!
L'avvitamento su se stessa della crisi legata alla mancanza di un piano di sviluppo e l'aumento elevatissimo della pressione fiscale diretta e indiretta per le imprese e per i cittadini porterà il deficit reale di bilancio dello stato ancora più in alto e a quel punto taglieranno i servizi e gli stipendi della pubblica amministrazione.
La nostra ricetta è quella di dare incentivi di tipo fiscale a tutti i dipendenti pa che decidano di abbandonare il proprio lavoro per andare sotto il settore privato o aprire un'attività. Nessuno li obbligherebbe ma sarebbe una scelta libera dei singoli! Con una vera riorganizzazione della pa si potrebbe arrivare a 1000 dipendenti in meno che si tradurrebbe in circa 30 milioni di euro in meno di spese per lo stato (al netto degli incentivi che tali persone riceverebbero per cambiare lavoro)! Altro che patrimoniale! Ora qualcuno penserà : e dove li mettiamo a lavorare visto che non c'e' lavoro sotto al privato? .... Diminuendo il numero dei frontalieri si arriverebbe all'occupazione piena e non solo per i dipendenti pa che lasciano il loro posto ma anche per tutti i sammarinesi che sono in mobilità e per coloro che non hanno neppure quella (e nessuno li assume perchè le imprese preferiscono assumere gente in mobilità per via degli sgravi fiscali)! I frontalieri sono stati, sono e saranno sempre una risorsa per il nostro paese ma se l'occupazione crolla è naturale che il numero dei frontalieri diminuisca.
Come in passato il numero dei frontalieri è aumentato da poche centinaia a diverse migliaia ora è naturale che scenda. Anche qui si dovrebbe agire in fretta prima che la situazione sfugga ulteriormente di mano!
Riproduzione riservata ©