Dal primo gennaio in Italia c'è l'obbligo della fatturazione elettronica anche tra privati ma gli scambi commerciali tra operatori italiani e sammarinesi continueranno ad avvenire, temporaneamente, con fatture in formato cartaceo. Poi, entro qualche mese, arriveranno delle novità.
Per gli operatori economici sammarinesi, al momento, non cambia nulla ma la fatturazione elettronica per le operazioni con l'Italia arriverà anche sul Titano. E' solo questione di tempo: al più tardi, qualche mese. “Riteniamo che il superamento del cartaceo – commenta il Presidente Osla Monica Bollini – possa rappresentare indubbiamente una semplificazione positiva per i nostri operatori. E lo sarà anche in tema di competitività visto che i loro partner nell'80% dei casi sono imprenditori italiani”. Affinché il nuovo sistema entri in vigore è necessario che l'Italia modifichi il Decreto Ministeriale 24 Dicembre 1993, mentre San Marino dovrà aggiornare la Legge 21 dicembre 1993 n.134, attraverso un Decreto Delegato previsto dall'ultima legge di Bilancio.
Proprio in queste ore l'amministrazione sammarinese sta verificando se l'Italia, come annunciato, abbia addirittura già provveduto alla modifica del Decreto Ministeriale, all'interno della legge di stabilità, e richieste ufficiali di informazioni sono state inviate sia al Ministero dell'Economia che all'Agenzia dell'Entrate.
La cosa certa è che San Marino vuole rendere il proprio sistema compatibile per interfacciarsi con l'Italia, paese in cui finisce il 78,4% delle esportazioni e da cui arriva l'88,2% delle importazioni.
All'adeguamento delle procedure e dei relativi applicativi informatici stanno dedicandosi diversi uffici statali ed anche il Cis Coop. Funzionari pubblici sammarinesi hanno inoltre partecipato a numerosi incontri con il Ministero italiano dell'Economia e l'Agenzia delle Entrate.
In ogni caso, anche se comunemente si parla di fatturazione elettronica in Italia a partire dall'inizio di questo nuovo anno, l'obbligo interviene, per ora, solo sulla metà delle 5milioni e 800mila partite Iva, considerando le numerose categorie temporaneamente esonerate. L'obbligo per tutti, nessuno escluso, scatterà dal 1° gennaio 2020.
Sentiamo Monica Bollini, Presidente Osla
Per gli operatori economici sammarinesi, al momento, non cambia nulla ma la fatturazione elettronica per le operazioni con l'Italia arriverà anche sul Titano. E' solo questione di tempo: al più tardi, qualche mese. “Riteniamo che il superamento del cartaceo – commenta il Presidente Osla Monica Bollini – possa rappresentare indubbiamente una semplificazione positiva per i nostri operatori. E lo sarà anche in tema di competitività visto che i loro partner nell'80% dei casi sono imprenditori italiani”. Affinché il nuovo sistema entri in vigore è necessario che l'Italia modifichi il Decreto Ministeriale 24 Dicembre 1993, mentre San Marino dovrà aggiornare la Legge 21 dicembre 1993 n.134, attraverso un Decreto Delegato previsto dall'ultima legge di Bilancio.
Proprio in queste ore l'amministrazione sammarinese sta verificando se l'Italia, come annunciato, abbia addirittura già provveduto alla modifica del Decreto Ministeriale, all'interno della legge di stabilità, e richieste ufficiali di informazioni sono state inviate sia al Ministero dell'Economia che all'Agenzia dell'Entrate.
La cosa certa è che San Marino vuole rendere il proprio sistema compatibile per interfacciarsi con l'Italia, paese in cui finisce il 78,4% delle esportazioni e da cui arriva l'88,2% delle importazioni.
All'adeguamento delle procedure e dei relativi applicativi informatici stanno dedicandosi diversi uffici statali ed anche il Cis Coop. Funzionari pubblici sammarinesi hanno inoltre partecipato a numerosi incontri con il Ministero italiano dell'Economia e l'Agenzia delle Entrate.
In ogni caso, anche se comunemente si parla di fatturazione elettronica in Italia a partire dall'inizio di questo nuovo anno, l'obbligo interviene, per ora, solo sulla metà delle 5milioni e 800mila partite Iva, considerando le numerose categorie temporaneamente esonerate. L'obbligo per tutti, nessuno escluso, scatterà dal 1° gennaio 2020.
Sentiamo Monica Bollini, Presidente Osla
Riproduzione riservata ©