Scatta con il primo gennaio la stabilizzazione per il secondo scaglione di lavoratori frontalieri, assunti prima del 31 dicembre 1995, cioè con più di 10 anni di anzianità.
Dopo un lungo braccio di ferro interpretativo, sindacati e Associazione Industriali hanno infatto trovato l’accordo sulla trasformazione a tempo indeterminato del permesso di lavoro degli italiani.
Il percorso a tappe era stato deciso con la firma – nel luglio 2005 – dell’ultimo contratto del settore industriale. Percorso che prevede una stabilizzazione graduale in tre scaglioni: la prima è avvenuta il primo luglio del 2006, la seconda dall’inizio dell’anno, mentre la terza esattamente tra un anno.
Il chiarimento interpretativo raggiunto tra sindacato e industriali permette così di far scattare proprio dal primo gennaio 2007 la stabilizzazione in blocco di tutti i lavoratori frontalieri, che abbiano lavorato ininterrottamente nella stessa impresa per un periodo superiore a 10 anni. Questo a eccezione di coloro che hanno ricevuto la disdetta del raporto di lavoro entro il 30 dicembre 2006.
Stando al rapporto sull’occupazione della Confederazione democratica gli stranieri occupati in Repubblica – al 31 dicembre 2005 – erano 5 mila 458, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, per la grande maggioranza uomini e soprattutto impiegati nel settore manifatturiero e, in subordine, nei servizi.
Dopo un lungo braccio di ferro interpretativo, sindacati e Associazione Industriali hanno infatto trovato l’accordo sulla trasformazione a tempo indeterminato del permesso di lavoro degli italiani.
Il percorso a tappe era stato deciso con la firma – nel luglio 2005 – dell’ultimo contratto del settore industriale. Percorso che prevede una stabilizzazione graduale in tre scaglioni: la prima è avvenuta il primo luglio del 2006, la seconda dall’inizio dell’anno, mentre la terza esattamente tra un anno.
Il chiarimento interpretativo raggiunto tra sindacato e industriali permette così di far scattare proprio dal primo gennaio 2007 la stabilizzazione in blocco di tutti i lavoratori frontalieri, che abbiano lavorato ininterrottamente nella stessa impresa per un periodo superiore a 10 anni. Questo a eccezione di coloro che hanno ricevuto la disdetta del raporto di lavoro entro il 30 dicembre 2006.
Stando al rapporto sull’occupazione della Confederazione democratica gli stranieri occupati in Repubblica – al 31 dicembre 2005 – erano 5 mila 458, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, per la grande maggioranza uomini e soprattutto impiegati nel settore manifatturiero e, in subordine, nei servizi.
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