La notizia bomba in mattinata. Il Financial Times ha pubblicato la lettera che Tsipras aveva inviato ai creditori la scorsa notte. Il Premier ellenico si dichiarava sostanzialmente pronto ad accettare la proposta negoziale dell'UE, seppur con qualche emendamento relativo – ad esempio – ad IVA e pensioni. Nulla di insormontabile, sembrava; senonchè – a stretto giro di posta – è arrivata la doccia gelata da Berlino. “La Germania ha deciso – ha affermato la Merkel - aspettiamo il referendum”. Durissimo Schauble: “la lettera di Tsipras – ha tuonato il ministro delle Finanze tedesco - non è una base per parlare di misure serie”. Poco dopo il Premier greco ha nuovamente invitato il popolo a votare “no” al referendum, rendendo estremamente problematico il tentativo di mediazione dell'Eurogruppo iniziato nel pomeriggio. Il default di Atene resta insomma un'ipotesi concreta; e qualcuno teme effetti negativi anche in Repubblica. Il Presidente di ABS Daniele Guidi è però tranquillo: “non ci saranno ripercussioni dirette – afferma – sugli operatori bancari”
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