"Riforme nell'interesse di tutti, senza condizionamenti di interessi di parte". Così la Segreteria alle finanze replica a chi, compreso il suo alleato di governo Alleanza Popolare, chiede di ripensare il percorso per la riforma delle imposte indirette. La riforma IGR è entrata a pieno regime dal 2016 dando i risultati di bilancio attesi, premette Capicchioni. Tuttavia, questi risultati sono, da soli, insufficienti a reggere il livello di stato sociale richiesto dalla nostra popolazione, se non si affiancano altre riforme importanti, come emerge anche dalla relazione del gruppo spending review del 2013 e dai rapporti annuali del Fondo Monetario. Una di queste riforme è quella delle imposte indirette. La Segreteria alle finanze punta ad un sistema semplificato e persegue l’obiettivo di una aliquota al 10-12% per la cessione di beni, di una aliquota di pochi punti percentuali per la prestazione di servizi ed un periodo transitorio lungo che permetta al sistema di armonizzarsi senza effetto inflattivo, con margini competitivi consistenti per il settore del commercio. L’alternativa, sottolinea la nota, è stare fermi e questo San Marino non può permetterselo se non rinunciando al proprio stato sociale ed accettando un drastico generale abbassamento del livello della qualità della vita. Trasparenza e cooperazione sono sostenibili se si fanno riforme strutturali senza il condizionamento di interessi di parte, conclude Capicchioni. Solo così San Marino potrà offrire un contesto affidabile e vantaggioso ai propri operatori economici e agli investimenti esteri che costituiscono il differenziale per lo sviluppo economico.
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