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Incontro pubblico sul precariato alla sala polivalente di Domagnano

9 feb 2008
Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro
Il problema del precariato non conosce confini e, sia pure con impatti differenti nelle rispettive realtà, è oggetto di un forte dibattito, in Italia come a San Marino, dove il 16 marzo si voteranno quesiti referendari che mirano all’abolizione del contratto co.co.pro, del lavoro interinale e per la reintroduzione della scala mobile.
Gian Luigi Macina, rappresentante dei Comitati Referendari ed anche del comitato di Rinnovamento e Trasparenza sindacale, ha illustrato le ragioni che stanno alla base dei quesiti, sostenendo che non è affatto vero che l’abrogazione di normative lascia spazio al far west.
Il Segretario della Cdls Marco Beccari, che è intervenuto dopo il saluto del Segretario di Stato, Francesca Michelotti, ha ribadito la contrarietà della sua organizzazione ai quesiti proposti, ricordando che la legge sammarinese su lavoro interinale e co.co.pro - che ha recepito le disposizioni previste dal contratto industria - ha regolamentato un fenomeno che prima era fuori controllo. Anche se – ha riconosciuto Beccari – c’è ancora tanto lavoro nero e non è facilmente misurabile l’entita del fenomeno dei contratti di collaborazione a progetto.
Anche oltre confine c’è chi intende avvalersi dello strumento referendario per contrastare la legge 30 sul lavoro – comunemente e per alcuni, impropriamente, chiamata Legge Biagi – ma l’iter è molto più indietro, rispetto a San Marino. Al convegno anche la testimonianza di un giovane precario italiano che sulla sua condizione ha scritto il libro intitolato “Curriculum atipico di un trentenne tipico”.

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