"Già oggi San Marino vanta, con la monofase, un differenziale fiscale importante, di almeno ben cinque punti, rispetto all'Italia, ma questo fino ad ora non ha determinato prezzi più bassi, anzi, tutt'altro".
"Dall'esposizione di ieri emerge che l'adozione di un modello IVA deriva anche dalla necessità per il nostro paese, per favorire gli scambi commerciali con normative di tipo standardizzato, di uniformarsi in ciò alla maggioranza degli stati nel mondo: risulta che 162 paesi, su 193 stati membri ONU, si sono dotati di questo strumento. Oltre a ciò dovrebbe consentire all'erario sammarinese di incamerare maggiori introiti in quanto si allargherebbe la base imponibile.
L’obiettivo dichiarato è quello di trovare un equilibrio tra i tre soggetti coinvolti: erario, operatori economici, cittadini consumatori. Per quanto ci riguarda noi puntiamo a che questa operazione non arrechi svantaggi e ingiustificate penalizzazioni a questi ultimi. Non essendo entrati del dettaglio, non sono ancora chiare le modalità tecniche con cui il Governo intende introdurre questo nuovo sistema.
"La nostra principale preoccupazione è che questa operazione non provochi ulteriori e ingiustificati aumenti dei prezzi, a scapito dei cittadini. Già oggi San Marino vanta, con la monofase, un differenziale fiscale importante, di almeno ben cinque punti, rispetto all'Italia, ma questo fino ad ora non ha determinato prezzi più bassi, anzi, tutt'altro. Dunque il Governo deve essere chiaro nella definizione delle modalità di attuazione della nuova IGC per evitare che questo nuovo strumento porti ulteriori rincari dei prezzi. Non si può affidare alla sola competitività del mercato il compito di tenere sotto controllo il costo di beni e servizi".
Luca Salvatori
"Dall'esposizione di ieri emerge che l'adozione di un modello IVA deriva anche dalla necessità per il nostro paese, per favorire gli scambi commerciali con normative di tipo standardizzato, di uniformarsi in ciò alla maggioranza degli stati nel mondo: risulta che 162 paesi, su 193 stati membri ONU, si sono dotati di questo strumento. Oltre a ciò dovrebbe consentire all'erario sammarinese di incamerare maggiori introiti in quanto si allargherebbe la base imponibile.
L’obiettivo dichiarato è quello di trovare un equilibrio tra i tre soggetti coinvolti: erario, operatori economici, cittadini consumatori. Per quanto ci riguarda noi puntiamo a che questa operazione non arrechi svantaggi e ingiustificate penalizzazioni a questi ultimi. Non essendo entrati del dettaglio, non sono ancora chiare le modalità tecniche con cui il Governo intende introdurre questo nuovo sistema.
"La nostra principale preoccupazione è che questa operazione non provochi ulteriori e ingiustificati aumenti dei prezzi, a scapito dei cittadini. Già oggi San Marino vanta, con la monofase, un differenziale fiscale importante, di almeno ben cinque punti, rispetto all'Italia, ma questo fino ad ora non ha determinato prezzi più bassi, anzi, tutt'altro. Dunque il Governo deve essere chiaro nella definizione delle modalità di attuazione della nuova IGC per evitare che questo nuovo strumento porti ulteriori rincari dei prezzi. Non si può affidare alla sola competitività del mercato il compito di tenere sotto controllo il costo di beni e servizi".
Luca Salvatori
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