Non ci vanno morbidi gli imprenditori sammarinesi. Sono insoddisfatti, arrabbiati, pronti a dare battaglia. Sono in tanti, oltre 300. Non basta la sala a contenerli. Alcuni rimangono in piedi. L'insoddisfazione fa da collante, supera le divisioni. Tornano a galla vecchi problemi, a partire dalla Smac card. La loro accusa è quasi uno slogan: commercianti, artigiani e liberi professionisti pagano, lo Stato rastrella qualche euro, le banche guadagnano. E sui recenti controlli sugli scontrini fiscali, chiedono di accedere ai dati. Se i numeri non mostreranno che le verifiche hanno portato effetti significativi, "il Governo presenti le dimissioni". Contro la Smac viene proposta una raccolta firme per un esposto alla Reggenza e l''uscita dal circuito sconti dal primo marzo.
Ma è ancor più l'Igc - il passaggio al regime Iva - a destare preoccupazioni. Avvertono il Governo: "per noi è killer". Usc, Osla e Usot uniti sotto la sigla Ius, chiedono due regimi di imposte indirette, una per l''esportazione e una per i consumi interni. Altrimenti – mettono in guardia – si corre il rischio di chiusura di attività e perdita di posti di lavoro. E l'aumento della fiscalità potrebbe ricadere sui consumatori.
Nel servizio l'intervista a Riccardo Vannucci, Presidente Usot
MF
Ma è ancor più l'Igc - il passaggio al regime Iva - a destare preoccupazioni. Avvertono il Governo: "per noi è killer". Usc, Osla e Usot uniti sotto la sigla Ius, chiedono due regimi di imposte indirette, una per l''esportazione e una per i consumi interni. Altrimenti – mettono in guardia – si corre il rischio di chiusura di attività e perdita di posti di lavoro. E l'aumento della fiscalità potrebbe ricadere sui consumatori.
Nel servizio l'intervista a Riccardo Vannucci, Presidente Usot
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