Anche quest'anno vivremo un Capodanno anomalo. Le attuali restrizioni anti Covid arriveranno a costare oltre due miliardi di euro di minori consumi solo nel periodo delle festività: 932 milioni di mancate spese degli italiani e il resto dei turisti stranieri. È la stima di Confeserenti. A subirne maggiormente le conseguenze è il settore della ristorazione e dell'attività alberghiera. Quest'ultima vede a rischio 1 miliardo e 100mila euro di fatturato. A pesare, oltre alle restrizioni, sono le numerose quarantene attive in tutta la penisola italiana. L'orizzonte per il Capodanno rimane dunque incerto: non ci sono ancora dati definitivi e in molti stanno chiamando per disdire, considerando anche che molti alberghi non hanno chiesto la caparra.
"Negli anni buoni eravamo pieni al 100% - spiega Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi Rimini -, oggi parliamo di un 30-40% in meno e in alcuni casi 50% in meno. Gli alberghi che offrivano pacchetti legati alle discoteche hanno chiuso. I conti li faremo a gennaio, sperando che la situazione si normalizzi". Anche a San Marino la situazione è la stessa, con prenotazioni in bilico fino all'ultimo minuto. "Siamo al 35% in meno della capacità massima - afferma Riccardo Vannucci, presidente Feberalberghi San Marino -. Però volevo denunciare anche un altro problema: la mancanza del personale in quarantena perché contagiato sta mettendo a dura prova la sopravvivenza delle aziende".
Nel video le interviste a Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi Rimini, e Riccardo Vannucci, presidente Feberalberghi San Marino