Parlare di ripresa del mercato del lavoro, in Italia, appare ancora un azzardo. I dati comunicati oggi dall'Istat – relativi al mese di luglio - parlano di un calo del tasso di disoccupazione di appena 0,1 punti percentuali rispetto a giugno. Attualmente è all'11,4%; in Germania, per fare un esempio, il tasso è fermo al 6,1%: il livello più basso dai tempi della riunificazione. 2,9 milioni – attualmente – le persone alla ricerca di un lavoro nel Belpaese; pessima la situazione per la fascia di età tra i 15 e i 24 anni: il tasso di disoccupazione giovanile, infatti, è in aumento di 2 punti percentuali rispetto al mese precedente, attestandosi al 39,2%. Sul Titano, stando alle cifre diffuse dall'Ufficio di Statistica, la situazione appare decisamente migliore. Se i disoccupati in senso stretto, nel luglio del 2015, erano 1249; il numero – nell'arco di un anno – si è ridotto a 1087: 162 in meno. Buono anche il raffronto con il mese di giugno 2016: con una contrazione del numero di disoccupati di 24 unità. “Da inizio anno – commenta soddisfatto il Segretario al Lavoro - si avvertiva una certa controtendenza: il sistema industriale sta recuperando; nuove attività si stanno inserendo nel territorio, con positivi riflessi sull'occupazione. E questo – sottolinea Iro Belluzzi – nonostante la sofferenza del comparto immobiliare e la progressiva diminuzione di addetti nella PA. Mi auguro che la crisi politica aperta con il ritiro della delegazione di AP non porti ad uno stallo istituzionale, perché occorre dare continuità al lavoro compiuto da inizio legislatura”
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